iniziano con tutti i miei sbagli in versione acustica. in scena solo il boosta, max e samuel. splendida. poi arrivano il ninja e il vicio, dall'alto cala una griglia di led colorati larga quanto il palco e parte la seconda canzone. è nuova, si intitola veleno, la prima del nuovo sub-disco. da dietro la griglia, come fossero in gabbia, continuano con la glaciazione. samuel ringrazia per la presenza e per la fiducia, che senza il pubblico subsonico loro non ci sarebbero stati! sono qui a firenze per la presentazione del sub-disco uscito da poco. ma ne faranno poche nuove perchè ancora non le hanno imparate bene, commenta ironico! quindi, via alle danze con i pezzi vecchi: (in ordine molto sparso) discolabirinto, nuvole rapide, ratto, colpo di pistola, nuova ossesione, liberi tutti, incantevole, preso blu...e via dicendo...fino al saluto finale...fino a tutti i miei sbagli versione da san remo!
mi ricordo quando nell'inverno del '99 mi fecere la copia di microchip emozionale e io ero un po' scettica. tutta questa elettronica, questi testi strani. però più l'ascoltavo, più si faceva ascoltare. una canzone alla volta e poi non ho più smesso. li ho visti quattro volte dal vivo e non vedo la fine. i loro concerti mi caricano. ieri sera già dopo dieci minuti mi era passato il mal di schiena, il dolore al collo, pancia, testa...tutto! si, lo so sono una discarica ultimamente! insomma, bravi subsonica!
apro una lancetta seziona il pomeriggio, vuoto.
Senza parole ascolto la mia strada
senza parole e il tempo di decidere
senza parole mi muovo incontro ai giorni
senza parole ricorderò di te
senza parole e il ritmo della strada
senza parole il suono delle cose
senza parole il silenzio di un addio
senza parole ricorderò di te.
Inquadro istantanee, finestra sopra il giorno,
guardo figure mosse scenario senza suono vivono.
Senza parole ritorno alla mia strada
senza parole ma spazio per decidere
senza parole rimpiangerò quei giorni
senza parole ricorderò per te
senza parole e il suono della strada
senza parole con nervi che improvvisano
senza parole né sogni né orizzonti
senza parole la tazza di un caffè
senza parole nel traffico del mondo,
vivo inquadro istantanee orbitando sul mio giorno
guardando contro sole la vita che si muove